2016 - L' Abbandono

Abbandono

 

C’è dentro un dono
ma non te ne accorgi mai
Deve essere una buona notizia
che si traveste malamente,
tanto da sembrare cattiva
È la sola spiegazione possibile
E infatti un anno dopo aver scritto questa definizione ho trovato:

ABBANDONARE
dal francese medievale à ban donner : mettere a disposizione di chiunque
[da Parole sotto sale – piccolo vocabolario poetico, di Claudia Fabris]

 

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12 ottobre 2016

 

Un poeta, uno scultore, un fisarmonicista: Edoardo Tresoldi e le sue reti, Paolo Maria Cristalli e le sue sillabe, Carmine Ioanna e le sue note. Comincia così il nostro viaggio #versosud.
“Corale” è il titolo dell’installazione di Edoardo Tresoldi: nove sculture di rete, una comunità di ombre attraversate dal silenzio. Accanto a loro Paolo Maria Cristalli, “poeta di basso volo”, che proverà ad attraversare il vuoto con i suoi versi, con il suono di una voce rotta. Infine Carmine Ioanna: vivere un suo concerto è essere testimoni di un amplesso tra un uomo e il suo strumento. Questo il primo capitolo di Verso Sud 2016.

13 ottobre 2016

 

Trenta dipinti, un contrabbasso, un sassofono, due voci: desideri e distorsioni.
I quadri di Laudani lasciano sgomenti: non è una pittura che addolcisce e rassicura: scuote. I suoi volti appuntiti, squarciati, urlanti si mescoleranno alle urla sorde del contrabbasso e alle malìe del sax: Caterina Palazzi e Antonio Raia ne sono due interpreti di rara bravura. Desideri e distorsioni: nei suoni, nella pittura, nella poesia. Quella di Cundari e Mastropirro, della loro poesia che nasce dalla terra e alla terra ritorna: dall’Andalusìa a Ruvo di Puglia, lambendo la Calabria.

14 ottobre 2016

 

E’ il giorno della processione: laica, religiosa, pagana, lirica, barocca, romanica, romantica. Sul carro salirà Nostra Signora dei Palloncini, Claudia Fabris, che attraversa lo spazio come una visione, con la Terra sotto i Piedi ed il Cielo tra i Capelli. Il ritmo sarà scandito da una banda di 30 elementi capaci di far suonare ogni oggetto quotidiano, e da uno stuolo di bambini che doneranno parole ai passanti. Loro sono i ragazzi di Bembè, diretti dalla follia del maestro Tommaso Scarimbolo.


Infine un viaggio lirico attraverso i suoni del mediterraneo: canti, disincanti, tradizioni, tradimenti, dalla Puglia in poi: è il concerto del gruppo Terrae, guidato dall’eleganza di Rocco Capri Chiumarulo.

15 ottobre 2016

 

Passeggiare con i ragazzi del liceo artistico, disegnare insieme a loro.
Entrare nel ristorante dello spirito e lasciare che Claudia Fabris, la cameriera di poesia, si prenda cura di voi.
Prendere il caffè con Donato Laborante, professione cantastorie, e poi giocare a pallone con lui (si tira solo al volo). Potrete acquistare un ciondolo d’ulivo o un barattolo di marmellata dagli artigiani del Fa’.
Digiunare davanti al mare, assistendo al bellissimo monologo di Giuseppe Semeraro.
Farvi un’idea su cosa sia l’arte pubblica, e a chi si rivolge. Abbandonarvi alla taranta psichedelica dei Kalàscima, o alle canzoni senza freni inibitori di Livio e Manfredi Arminio.
E poi vedere all’improvviso un muro trasformarsi in un’opera d’arte…

16 ottobre 2016

 

Torneranno gli asini in paese, li benediremo. Ci saranno i castelli di carte, i disegni fatti coi semi. E poi ancora La Cameriera di Poesia, ché non basta mai la poesia. Il caffè alla controra, la partita di pallone, un tre ruote carico di libri. Roberto Corradino reciterà la storia di una lingua che si estingue, di una terra che viene rivoltata, ma Alessandro Cacciato vi convincerà che al Sud si può ancora volare. Imbattervi in un trombone disperso, in Majakovskij in carrozzella. Trasformare in una poesia anche una semplice banconota.Lasciarvi trascinare dall’energia di 40 ragazzini che fanno suonare le pietre e ballare gli alberi. Tutto questo accade per davvero, a #versosud.

Carmela dell’Abbazia

 

Il giglio che raccontiamo è quello rimasto sul muro di una palazzina diroccata di Piazza Abbazia dove fu realizzato da Rizek un murales dedicato a Carmela, regina dell’Abbazia.
Oggi quel giglio ci ricorda che non si può anteporre l’arte alla vita.


Il murales fu cancellato a seguito del dialogo con i familiari, un incontro tra due mondi, distanti, che non si conoscevano, ma si sono ascoltati. Abbiamo raccontato le nostre tensioni poetiche e ascoltato i loro racconti di una vita, dandoci una prospettiva che nessuno ci aveva posto prima. è bastato guardarsi negli occhi e ascoltarsi.


Il murales fu realizzato nel 2016 per ricordare la “Bocca di rosa” di Corato, cosi volemmo ribattezzare Carmela, una figura tra il profano e il sacro, un personaggio intorno a cui sono fiorite favole, canzoni, poesie. Leggenda narra che durante la Seconda Guerra Mondiale si salvò la pelle dai bombardamenti e la salvò ai suoi concittadini, grazie alla sua accoglienza.


Il murales di Rizek rimase a sorvegliare la piazza per tre giorni, poi è stato cancellato quasi del tutto, per il vociare paesano che tanto ferisce. Resta di quel momento un giglio rosso, a memoria e monito.

 

La storia di Carmela – Artribune